Lo sguardo in profondità del discepolo missionario

di Andrea Dessardo

 

Il convento di San Girolamo a Spello, a pochi chilometri da Assisi, soddisfece per anni il desiderio di generazioni di giovani di vivere alcuni periodi di preghiera intensa e di studio attorno alla figura di Carlo Carretto che, tornato dal Sahara con i Piccoli Fratelli di Gesù di padre Charles de Foucauld, qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Per l’Azione cattolica italiana Spello rimase dunque un luogo dell’anima anche se per più di vent’anni, dopo l’abbandono degli ultimi padri, la casa rimase vuota. Dal 2010 l’Ac, grazie ad un accordo con il Comune, la gestisce in uno stile di semplicità e fraternità, nella memoria di padre Carlo lei cui spoglie mortali riposano in giardino, sorvegliate da una lapide essenziale. Spello ha riaperto per essere luogo di sosta e ritiro per piccoli gruppi, di approfondimento spirituale ed elaborazione culturale.

Per questo vi si tengono anche degli incontri annuali del Centro Studi: l’ultimo, cui ha preso parte anche chi scrive, s’è tenuto dal 28 al 30 agosto scorsi in forma di seminario interno, tema Lo sguardo in profondità del discepolo missionario, spunto tratto dal n. 50 dell’Evangelii Gaudium. Lo scopo, pensare insieme temi sui quali far soffermare l’intera associazione, dotandola degli strumenti concettuali per affrontarli con competenza nel dibattito culturale contemporaneo.

Introdotto dalla lectio divina guidata dall’assistente nazionale del Settore Giovani don Tony Drazza, il seminario ha avuto il suo culmine nell’intervento del presidente emerito Franco Miano, che ha affermato con forza come un’esperienza in Azione cattolica vissuta autenticamente, sia di per sé un’esperienza culturale: l’Ac coniuga la fede con la sua tradizione (e traduzione) nella storia; una fede vera di popolo. Miano a tal proposito ha suggerito di ritornare a studiare con consapevolezza la storia dell’associazione, che ha da offrire molti modelli di vita cristiana degni d’esser conosciuti e imitati.

Al seminario hanno partecipato anche il presidente nazionale Matteo Truffelli e il vice Adulti Giuseppe Notarstefano. Con loro si è discusso di come affrontare le questioni urgenti del gender, della presenza dei cattolici in politica, della misericordia invocata dal papa (in particolare s’è parlato di carcerati), delle riforme costituzionali. Ci si è lasciati con molti compiti per casa, che entreranno nel percorso dell’Azione cattolica.

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