Ottantatré giovani sul sentiero Bonifacio

di Erik Moratto

Dal 27 al 29 dicembre scorso, un folto gruppo giovani della Parrocchia di Raldon della Diocesi di Verona, ha vissuto un campo mobile sui luoghi del Beato Francesco Bonifacio con il titolo “Nelle Tenebre una Luce rifulse: un viaggio alla scoperta della Vera Luce in una terra segnata dalle tenebre”.

I giovani, guidati dal loro giovane assitente Don Alberto, sono stati a Montegrisa, poi a Strugnano presso il Santuario della Madonna della Visione – luogo in cui il Beato da giovane si raccoglieva spesso in preghiera – , alla Foiba Martines, luogo di infoibamenti di diverse persone innocenti, presso il monumento che sorge sul luogo dell’ arresto e alla Chiesa di Crassiza, nel cui paese hanno incontrato e sono stati ospiti della locale comunità degli italiani, sempre gioiosa di accogliere, specialmente i giovani in cammino sul Sentiero.
Infine i ragazzi hanno celebrato la S. Messa presso la Cattedrale di S. Giusto, con l’onore e il privilegio di poter usare il calice di Don Francesco che, in tutto questo itinerario, ha donato il sole e protetto i ragazzi lungo il cammino.
Il momento più toccante è stato senz’altro presso la foiba, dove i ragazzi si sono seduti sul prato antistante, e con intervalli di musica e silienzio, hanno interiorizzato gli insegnamenti del Beato, che rivolgeva speciali attenzioni per la crescita nella fede dei suoi ragazzi, motivo per cui egli venne assassinato in “odium fidei”.
Da non dimenticare i belli incontri fatti “per la strada” in cui i giovani hanno camminato: alcuni abitanti, incuriositi, chiedevano il motivo della loro presenza e alla risposta “siamo qui per don Francesco Bonifacio”, esplodevano on abbracci e voci di gioia, come se aspettassero idealmente da molti anni i giovani pellegrini.
Insomma, il Sentiero beato Francesco Bonifacio continua ad attirare i giovani; alcuni arrivi sono previsti nei prossimi mesi e in soli 2 anni dalla sua ideazione, a cura di alcuni giovani dell’Azione Cattolica di Trieste, ci sono stati già centinaia di giovani che a piedi, chi per tutta la lunghezza, chi solo a tratti, hanno gustato e portato a casa una fede accresciuta e il coraggio di portarla avanti una volta tornati a casa.

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