Campo unitario 2015

di Gianguido Salvi

 

Nella settimana compresa tra l’8 ed il 15 Agosto si è tenuto il campo unitario dell’Azione Cattolica di Trieste presso la casa dell’AC nella splendida cornice montana di Borca di Cadore. E’ stato preso in considerazione il rapporto fra la famiglia e la società di oggi: questa, infatti, sta subendo grandi cambiamenti, che portano a volte ad una degenerazione dei legami fra i membri del nucleo familiare e a profonde trasformazioni nel concetto stesso di famiglia. Quale rilievo aveva la famiglia nella società dei tempi passati? Quale valore le si attribuisce oggi? Questi sono i quesiti sui quali ci si è confrontati. I lavori del campo sono stati guidati dai coniugi Nora e Vittorio Possenti relatori di grande esperienza su tematiche famigliari e da don Antonio Bortuzzo, biblista, Assistente unitario dell’Azione Cattolica di Trieste. Nella sua dissertazione il Prof. Possenti ha introdotto alcuni temi di forte attualità evidenziando le tre contraddizioni che scuotono la struttura del matrimonio, della famiglia e della filiazione. I cambiamenti procedono con grande velocità rendendo difficile il tornare indietro, poiché spesso le trasformazioni vengono recepite in giurisprudenza e leggi che, sancendo la legalità dei nuovi comportamenti, li consolidano. I mutamenti, inoltre, si susseguono con un ritmo così incalzante che si fatica a comprendere quanto sta accadendo, una rivoluzione in definitiva in grado di sovvertire le basi del matrimonio, della famiglia, della procreazione.

La prima contraddizione emerge nell’idea che ogni unione debba fregiarsi del nome di matrimonio col suo simbolismo, la sua dignità e stabilità. Al giorno d’oggi si è fatta strada, infatti, l’idea che matrimonio e famiglia siano libere e mutevoli costruzioni sociali affidate alla sovranità insindacabile del soggetto, che intende avere aperte dinanzi a sé tutte le possibilità.

Un altro aspetto della trasformazione in corso consiste nella netta dissociazione tra matrimonio e famiglia che ha dato luogo alla dissociazione volontaria tra matrimonio e filiazione concependo il primo come esaurito nel rapporto di coppia. Il terzo mutamento esposto dal Prof. Possenti è rappresentato dalla teoria di “un figlio per tutti” resa possibile tramite la fecondazione artificiale eterologa (resa legale in Italia da una sentenza della nostra Corte costituzionale) che ha accelerato la vittoria della società desiderante nell’ambito della vita e della procreazione.

L’intervento di Nora Possenti, dopo la lucida ma cruda analisi di Vittorio, ci ha offerto uno spiraglio di speranza data dal valore sempre attuale della “sapienza familiare”. Bisogna riscoprire il valore di alcuni momenti, di particolari atmosfere, di sensazioni che solo in famiglia si possono sperimentare e assaporare e che solo la famiglia è in grado di tramandare. E’ più facile sperare se in noi è presente una memoria e nello stesso tempo è proprio nella famiglia e nei ricordi che ci vengono “raccontati” che possiamo affrontare ed apprezzare i limiti che la vita ci presenta. La lettura e spiegazione di passi dal vecchio e nuovo testamento offerti da Don Antonio Bortuzzo ci ha riportato alla genesi del legame tra uomo e donna e del peso della famiglia nella società passata come in quella moderna. Nel vincolo d’amore tra uomo e donna si riconosce l’alleanza profonda tra noi e Dio tale da produrre un’identificazione tra il pensiero umano ed il pensiero divino. Il luogo più intimo dell’incontro con Cristo, che rivela l’amore del Padre e mostra che l’uomo trova se stesso solo nel sincero dono di sé, è la famiglia. Essa offre una luminosa prospettiva poiché rappresenta una speciale realizzazione del disegno di Dio in questo mondo, è il luogo in cui si incontrano la fede e la cultura, la Chiesa e il mondo. È nella famiglia che si definiscono le relazioni costitutive dell’identità personale e si manifesta il legame tra la creazione e la redenzione, tra l’esperienza umana e la rivelazione divina.

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