Un comitato per il beato don Francesco Bonifacio

di Mario Ravalico

 

“In questa impegnativa prospettiva, teologica e spirituale, sono ad incoraggiare l’Azione Cattolica Diocesana a continuare a tener viva nella nostra realtà ecclesiale e culturale la memoria del beato don Francesco Bonifacio”.

Così si esprimeva il vescovo mons. Giampaolo Crepaldi nel suo messaggio alla Diocesi, scritto in occasione del decimo anniversario del martirio di don Francesco, ricordando come la vita e il martirio di questo sacerdote “continua ad essere per tutti noi cristiani un richiamo esigente ad essere testimoni della necessità di dare il primo posto a Dio nella nostra vita personale e nella società”.

Proprio per questo l’Azione Cattolica diocesana, ha deciso di dar vita ad un apposito Comitato che provveda a diffondere, nelle parrocchie e nelle diverse realtà ecclesiali, ma anche nel tessuto cittadino, la memoria del beato don Francesco, l’unico della Chiesa tergestina dai tempi del patrono San Giusto. Il Comitato vuole essere punto di riferimento per tutti coloro che desiderano conoscere la figura di questo santo sacerdote e i luoghi della sua azione pastorale e del suo martirio.

Hanno lo stesso scopo: gli incontri mensili di preghiera, che da oltre sei anni si svolgono davanti all’altare dedicato al Beato nella chiesa parrocchiale di San Gerolamo confessore, i diversi pellegrinaggi sui luoghi che lo ricordano, quelli annuali dell’AC ma anche quelli di parrocchie, gruppi, realtà ecclesiali e non; così come la riscoperta e la diffusione degli scritti del Beato – i suoi pensieri spirituali, le preghiere, le meditazioni e le catechesi, le stesse omelie – tutto aiuta a conoscere sempre più e ad approfondire sempre meglio questa limpida figura di testimone coraggioso di Gesù e del suo Vangelo.

A questo servirà anche la diffusione delle sue “reliquie”, la preghiera delle Litanie a lui dedicate, insieme alle preghiere di intercessione per la canonizzazione  sua e delle altre figure di Servi di Dio, Venerabili e Beati, legati alle nostre terre, in modo che questa memoria e questo culto diventi veramente sempre più popolare

Anche i rapporti, fraterni e fecondi, con le Chiese sorelle di Capodistria e di Parenzo e Pola, con i loro parroci e i fedeli laici, specie nel Buiese, che l’AC da tempo ha saputo intessere, hanno fatto sì che in questi ultimi anni l’attenzione verso don Francesco sia cresciuta e che questo nostro Beato sia di fatto considerato Beato anche di queste Chiese. Non a caso la mostra – intitolata In nome di Dio e a servizio del popolo – sulla storia di don Francesco, la sua vita pastorale e il suo martirio è stata esposta, oltre che a Trieste, anche nei luoghi che videro la sua nascita e il suo martirio. Così il Sentiero Beato Francesco Bonifacio, da percorrere a piedi, di recente ideato e voluto da alcuni giovani e adulti della nostra Associazione, che attraversa ben tre Stati, può diventare una preziosa occasione e uno strumento di unione, soprattutto a livello giovanile, con le popolazioni poste al di là del confine,  in una prospettiva di nuova e vera fraternità.

Per tutto questo, e forse altro ancora, il Comitato vuol essere punto di riferimento, luogo di scambio di esperienze e opinioni, motore per la propagazione delle diverse iniziative, ponendosi in una logica di servizio per l’intera Diocesi.