Riflessione di Giovedì Santo

di Don Luis Okulik

La liturgia del Giovedì Santo ci invita a stare in silenzio contemplativo davanti al cuore di Gesù.

Durante il suo ministero pubblico, il Signore aveva “mostrato” l’amore profondo di Dio Padre per i suoi figli, guarendo, ascoltando, consolando, dando da mangiare, mettendosi al servizio degli altri con gesti carichi di umiltà e amore.

Questa umiltà viene “mostrata” oggi nel gesto di Gesù di lavare i piedi ai suoi discepoli.

L’amore viene “mostrato” da Gesù nel segno tangibile dell’Eucaristia, il suo corpo e il suo sangue offerto perché noi abbiamo la vita. Gesù chiama i suoi discepoli “amici”, e lo dice anche a noi in questo giorno santo.

Questa generosa donazione di Gesù ci fa capire che Dio può essere “mostrato”, con una vita abitata da lui, con la buona disposizione a fare qualcosa di buono per gli altri, a dare qualcosa di nostro agli altri.

In questo giorno santo è bene che i nostri sguardi rimangano fissi su Gesù, per poter comprendere qualcosa del suo cuore, dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti e del suo grande amore per noi.

E come Gesù, anche noi potremo “mostrare” Dio nella nostra vita, nei nostri gesti, nella nostra buona disposizione nel metterci al servizio dei nostri fratelli, con amore e con umiltà.

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