Impressioni dal Convegno delle presidenze

di Gianguido Salvi

 

 

Maggio 2016, prima partecipazione al Convegno delle presidenze a Roma. Seicentocinquanta delegati, incontri, discussioni, preghiera, mamme con figli al seguito, colori, amici che si rincontrano, esperienze, condivisioni, dialetti diversi. L’immersione è forte, coinvolgente, tutto scorre in fretta e la sera arriva veloce, rilassante, dopo l’intensità delle giornate. Questa è l’Azione cattolica, incontro di generazioni che discutono alla ricerca dei sentieri di Dio, Umanità in cammino che si interroga sui quesiti e sui dubbi della società odierna e di come affrontare ed insieme trovare possibili soluzioni per testimoniare il Signore e far “lievitare la Chiesa”.

La partecipazione a questi incontri ristabilisce rapidamente le priorità e fornisce risposte a dubbi e quesiti che spesso ci, mi toccano: c’è ancora oggi bisogno di Azione cattolica? Siamo ancora capaci di intermediazione, sentiamo ancora forte la necessità di confrontarci, di valorizzare le pluralità, di farci contaminare dalle idee, dalle sensibilità, da esperienze anche diverse dalle nostre? La mia personale risposta, in attesa della vostra, è un si senza condizioni. Siamo uomini, amiamo parlare, scambiare idee, gioire assieme e in questo modo crescere assieme, così ci ha sognato il Signore, questa è la strada che ci ha indicato e che abbiamo scelto ormai da migliaia di anni, e questa scelta ci ha permesso di crescere, prosperare raggiungere confini inipotizzabili. Paure, risentimenti, dolore tendono a scomparire se compartecipati, se elaborati in comune e, come i pezzi di lego colorati, felice metafora di Matteo Truffelli, da soli non siamo niente, ma incastrati uno nell’altro costruiamo mondi diversi e meravigliosi sempre nuovi. È il tempo, come ci ricorda il presidente nazionale, di veder nascere e crescere “alleanze”. L’associazione può rappresentare in questo senso una risorsa straordinaria, sotto tantissimi profili, alleanze tra le generazioni, nel lavoro, nella società, tra laici e presbiteri, tra coloro che bussano alle nostre porte per la realizzazione della Chiesa dell’Evangelii gaudium, la tessitura di una trama di relazioni buone dentro cui le persone si sentano accolte e sostenute per vivere con speranza la propria quotidianità.

Chiudo con una frase tratta da un film che io amo, Momenti di gloria, nella quale riscontro molto di noi aderenti di Azione cattolica:

«Da dove viene la forza per terminare la corsa… io credo che Dio mi abbia fatto per uno scopo. Però mi ha fatto anche veloce e quando corro… io lo sento compiaciuto».