La forza del passato, il coraggio del futuro

L’Azione Cattolica festeggerà presto i suoi 150 anni. È quella che si direbbe una “veneranda età”, che può vantare molta saggezza ma che certo deve fare anche i conti con quel senso di spaesamento che sorge dinanzi ad un mondo che cambia a gran velocità, e in cui quel che “si è sempre fatto” sembra non toccare più gli animi delle persone. È lo spaesamento della Chiesa italiana, che ad ogni livello (parrocchiale, diocesano, nazionale) ed in ogni angolo del Paese si chiede come interagire fecondamente con una società che sembra sempre più distante dai modi di vivere e di pensare che nascono da una coscienza cristiana. Su questa situazione di “crisi” è importante interrogarsi per capire come riformulare l’impegno associativo, cosa conservare con cura, cosa lasciare, cosa innovare. L’Assemblea diocesana dei Soci el prossimo 28 febbraio sarà l’occasione per fare il punto, per immaginare con coraggio un futuro di rinnovato impegno, sostenuto dalla forza (e dalla stabilità profonda) che viene da un passato ricco di esperienze e di riflessioni corali. Come ha detto recentemente il Presidente Nazionale dell’Associazione, Matteo Truffelli, non possiamo pensare di trovare risposte già pronte: occorre «stare in modo unico in una stagione unica». Il dibattito in assemblea è uno dei modi per garantire ché l’unicità delle soluzioni per il tempo in cui si vive possa iscriversi armonicamente nella storia di fedeltà a Cristo e alla Chiesa che caratterizza l’Azione Cattolica.

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