Oggi, 15 aprile 2022, noi Chiesa triestina ci riuniamo in preghiera, assieme al nostro Vescovo, dietro alla Croce di Cristo, ripercorrendo il cammino doloroso della croce. Risuonano gravi le parole di papa Francesco che all'Angelus del 1 gennaio diceva:
Purtroppo, a causa della durezza del cuore dell’uomo, queste parole sono, se possibili, ancora più attuali. Vivide sono in noi le immagini della guerra in Ucraina. Quanto è vero che viviamo in tempi difficili, tanto è vero che chiari, forse più di quanto siamo di solito abituati, sono gli obiettivi che abbiamo: pacificare, ricostruire e custodire. Possiamo pensare a questi come sentieri che si diramano da una strada più grande: la comunione. Comunione che è la natura stessa della Chiesa e una delle parole chiave del cammino sinodale che stiamo vivendo.
Per la comunione vogliamo allora pregare questa sera, mentre ripercorriamo la strada del Golgota. Per farlo abbiamo deciso di farci aiutare da autori lontani nel tempo: ogni stazione è accompagnata da un brano dei Padri della Chiesa.
Iniziamo allora con l’introduzione alla Via Crucis di Sant’Agostino:
Canto: Beatitudini
Dove due o tre sono riuniti nel mio nome
io sarò con loro,
pregherò con loro, amerò con loro
perché il mondo venga a Te, o Padre,
conoscere il tuo amore è avere vita con Te.
Voi che siete luce della terra, miei amici,
risplendete sempre della vera
luce,
perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi. O Padre,
consacrali
per sempre e diano gloria a Te.
Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno,
se sarete uniti, se sarete pace,
se sarete puri
perché voi vedrete Dio, che è Padre,
in Lui la vostra vita gioia piena
sarà.
Voi che ora siete miei discepoli nel mondo
siete testimoni di un amore
immenso,
date prova di quella speranza che c’è in voi, coraggio,
vi guiderò per
sempre, io rimango con voi.
Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi,
donale fortezza, fa’ che sia
fedele,
come Cristo che muore e risorge perché il regno del Padre
si compia in mezzo a noi che
abbiamo vita in Lui.
V. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
V. La Via della Croce è la via della vita. Essa è al centro del mistero della salvezza, del grande amore di Dio, il quale amandoci ha dato per noi il suo Figlio. Seguendo Cristo, percorriamo l'itinerario del dolore che sboccia in gioia, della crocifissione che prepara la risurrezione, della morte che si muta in vita.
Percorriamo e meditiamo questo cammino di salvezza in comunione con la Chiesa, nella quale perennemente si rinnova il martirio del suo Capo e suo Sposo.
Breve pausa di silenzio
Preghiamo.
O Dio, che hai redento l’uomo col sangue prezioso del tuo Figlio unigenito concedi a tutti noi la sapienza della croce per celebrare con fede i misteri della passione del tuo Figlio e gustare la dolcezza del tuo perdono.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
Canto ad ogni stazione:
Crucem tuam adoramus Domine, resurrectionem tuam laudamus Domine.
Laudamus
et glorificamus. Resurrectionem tuam laudamus Domine.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce (Fil 2,5-8).
Canone: Questa notte non è più notte davanti a te. Il buio come luce risplende.
A tutti, Gesù diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua» (Lc 9,23).
Canone: State qui, vegliate con me, vegliate e pregate, vegliate e pregate.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato (Is 53,4).
Canone: il Signore è la mia forza e io spero in lui, il Signore è il salvator, in lui confido non ho timor. In lui confido non ho timor.
Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori» (Lc 2,34-35).
Cammino silenzioso
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio» (Mc 15,21-22).
Canto: Ti seguirò
Ti seguirò Ti seguirò, o Signore
e nella tua strada
camminerò
1. Ti seguirò nella via dell'amore
e donerò al mondo la
vita
2.Ti seguirò nella via del dolore
e la tua croce ci
salverà
3.Ti seguirò nella via della gioia
e la tua luce ci
guiderà
Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli... Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?» (Lc 23,27-28.31).
Canto: Davanti a questo amore
Hai disteso le tue braccia anche per me, Gesù
Dal tuo cuore, come fonte,
hai versato pace in me
Cerco ancora il mio peccato, ma non c'è
Tu da sempre vinci il mondo
dal tuo trono di dolore
Dio, mia grazia, mia speranza
Ricco e grande Redentore
Tu, Re umile e
potente, risorto per amore
Risorgi per la vita
Vero agnello senza macchia
Mite e forte Salvatore
sei
Tu, Re povero e glorioso, risorgi con potenza
Davanti a questo amore, la morte
fuggirà
Presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero così (Gv 19,23-24).
Canone: Misericordias Domini in aeternum cantabo
Io sono come acqua versata, sono slogate tutte le mie ossa. Il mio cuore è come cera, si scioglie in mezzo alle mie viscere. Un branco di cani mi circonda, mi accerchia una banda di malfattori; hanno scavato le mie mani e i miei piedi. Posso contare tutte le mie ossa (Sal 22,15.17-18).
Cammino silenzioso
Uno dei malfattori crocifissi con Gesù disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio... Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò (Lc 23,42-44.46).
Canone: Jesus, remember me when you come into your kingdom
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù... Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi (Gv 19,32-34.38-40).
Canto: Anima Christi
Anima Christi, sanctifica me
Corpus Christi, salva me
Sanguis Christi,
inebria me
Aqua lateris Christi, lava me
1. Passio Christi, conforta me
O bone Iesu, exaudi
me
Intra vulnera tua absconde
Absconde me
2. Ne permittas a te me separari
Ab hoste maligno defende me
In hora
mortis meae voca me
Voca me
3. Et iube me venire ad te
Ut cum Sanctis tuis laudem te
In infinita
saecula saeculorum
Amen
È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto (Gv 12,23-24).
Canto finale: Re di Gloria
Ho incontrato te, Gesù,
e ogni cosa in me è cambiata,
tutta
la mia vita ora ti appartiene
tutto il mio passato io lo affido a te,
Gesù, Re di gloria, mio
Signor.
Tutto in te riposa,
la mia mente, il mio cuore,
trovo pace in te Signor
tu mi dai la gioia.
Voglio stare insieme a te, non lasciarti mai,
Gesù, Re di gloria, mio
Signor.
Dal tuo amore chi mi separerà,
sulla croce hai dato la vita per
me.
Una corona di gloria mi darai
quando un giorno ti vedrò.
Tutto in te riposa,
la mia mente, il mio cuore,
trovo pace in te,
Signor,
tu mi dai la gioia vera.
Voglio stare insieme a te,
non lasciarti mai Gesù,
Re di
gloria, mio Signor.
Dal tuo amore chi mi separerà…
Dal tuo amore chi mi
separerà.
Io ti aspetto, mio Signor,
Io ti aspetto, mio Signor,
io ti aspetto, mio
Re!
La destinazione scelta per la colletta di quest’anno andrà a confluire nella già attiva raccolta fondi, voluta dal Vescovo di Trieste, per raccogliere risorse economiche da destinare a Caritas Ucraina, alle Caritas dei Paesi limitrofi e all’Associazione “Siamo Mission”, referente della situazione in Moldavia – che confina con l’Ucraina – per la Diocesi di Trieste.
Oltre alle urne che saranno presenti all’uscita della cattedrale è possibile donare tramite bonifico bancario alle seguenti coordinate:
BENEFICIARIO: Fondazione Diocesana Caritas Trieste
Onlus
IBAN: IT 20 J05018 02200 000017106584
CAUSALE: Pro Ucraina