La FUCI e le grazie… collaterali

di Giulio Bartoli

 

 

Chi da giovane non si è sentito profondamente messo in discussione davanti alla scelta del proprio futuro, iniziando a immaginare per sé molteplici scenari, spesso anche radicalmente alternativi? Ma con il tempo e con l’esperienza, tutti abbiamo sentito, magari per un attimo, la certezza di aver fatto proprio la scelta giusta per la vita.

La scelta universitaria è spesso la prima scelta autonoma e definitiva della vita di un giovane, una questione dunque seria ed entusiasmante assieme. Il tempo che separa gli studenti degli ultimi anni di liceo dalla scelta universitaria è quindi un momento privilegiato per conoscere se stessi e il mondo. Per passare dai dubbi alle certezze infatti è sempre d’aiuto toccare con mano la realtà delle cose, così da inserire i propri sogni nel mondo. Con questa intenzione il gruppo FUCI e i ragazzi del Movimento Studenti di Azione Cattolica hanno organizzato una serie di incontri diorientamento universitario (con il nome di Facoltà di Scelta) per i ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori, che si sono tenuti presso il Collegio Cuor di Gesù tra gennaio e febbraio.

Nel primo incontro, guidato dall’assistente del gruppo FUCI nonché delegato per la Pastorale Universitaria, don Rudy Sabadin, sono stati proposti alcuni criteri per affrontare questa scelta così importante: considerare le proprie inclinazioni (ciò che piace e si sa fare bene assieme a ciò che non piace e in cui si è negati) e le circostanze esterne inevitabili (non vivendole come frustrazioni ma come indicazioni positive); decidersi per il bene (pensando all’utilità per il mondo della propria scelta) senza disdegnare il consiglio di un occhio esterno, competente e fidato. Nel secondo incontro il prof. Francesco Longo ha offerto alcune indicazioni su come affrontare la vita e lo studio universitario sottolineando l’importanza di vivere l’università il più possibile (partecipando alle lezioni, studiando in biblioteca, cercando il confronto con un compagno di corso e con il professore). Poi sono stati dati dei consigli più pratici per immatricolarsi, pagare le tasse, navigare nel sito dell’Università e comprendere l’organigramma dell’Ateneo in modo da arrivare almeno un po’ preparati alla data delle immatricolazioni e alla prima lezione. Infine nel terzo incontro, piccoli gruppi di studenti interessati ai vari dipartimenti hanno camminato assieme a studenti universitari e giovani laureati alla scoperta dei luoghi significativi della facoltà e della vita universitaria (aula magna, mensa, biblioteca, aule studio, laboratori…) sfruttando l’occasione per trovare risposte su corsi, esami, tirocini, crediti, blocchi che caratterizzano i corsi di laurea e per informarsi sulle prospettive del post-lauream e degli esami di Stato. Tutto questo per iniziare ad immaginarsi in questo nuovo ambiente, per prepararsi ad affrontarlo, per capire se si adatta alla propria taglia.

Ma anche per chi ha cercato di rispondere alle domande è stata una bella esperienza: perché ha ripreso in mano i motivi della propria scelta con le difficoltà e dubbi che sono stati anche i propri, e ha riscoperto i modi in cui sono stati superati. Tra le opere di misericordia spirituale che in questo anno giubilare stiamo imparando (perché certamente ottengono l’indulgenza giubilare) c’è anche consigliare i dubbiosi. Forse l’etichetta di dubbioso può dar fastidio, così come il consigliare potrebbe passare per paternalismo, in un mondo dove conta essere efficienti e autonomi nelle scelte e dove il merito attribuito al farsi da sé porta qualche volta a chiuderci in noi stessi. Ma scoprirsi tutti con diverse domande in tasca, alcune vicine altre più lontane dalla soluzione, scoprire di possedere anche qualche risposta o esperienza da poter condividere, e d’altra parte scoprire che ci sono persone già passate attraverso gli stessi dubbi che possono aiutare senza sostituirsi nelle nostre scelte: anche queste sono state piccole grazie giubilari …collaterali.

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